Risolvere il problema delle Emorroidi con gli interventi chirurgici

intervento emorroidi

Può capitare che le emorroidi raggiungano stadi molto intensi, denominati di III e IV grado. Si tratta di episodi fortunatamente sporadici, che interessano fisici problematici e che possono essere letti come la conseguenza di problemi legati all’obesità, a sforzi troppo intensi e anche ad un’alimentazione e uno stile di vita molto errati.

In questi casi, i normali rimedi per le emorroidi non possono avere efficacia e quindi l’ultima spiaggia si basa sull‘operazione chirurgica che ne prevede l’asportazione, eseguita in sede ospedaliera.

Ci sono diverse tecniche mediante le quali l’operazione alle emorroidi può avvenire. Tra i vari interventi troviamo il famoso Metodo Longo, che deve il nome al suo inventore, il medico Longo che lo inventò negli anni ’90. Si tratta di una tecnica conservativa, ovvero che dona importanza a questa parte del corpo e si propone di preservarla durante l’operazione.

Il metodo Longo si basa quindi sul reinserimento delle emorroidi prolassate e sulla conseguente suturazione, che avviene mediante microclip al titanio. L’operazione è destinata alle emorroidi fino al III grado e si attua in sede ambulatoriale.

Simile a questo intervento è la legatura delle arterie emorroidarie su guida doppler, un intervento che mediante anoscopio e sonda va a ricercare i rami delle arterie e a ricucirli con punti di sutura, in modo da bloccare l’afflusso di sangue.

Le emorroidi di quarto grado, quelle che non possono essere reinserite e quindi ‘ricucite‘ con metodi così sofisticati, devono essere trattate con vere e proprie operazioni chirurgiche che ne prevedono la rimozione. Si tratta dell’ultima spiaggia, ovvero dell’ultimo tentativo che i medici mettono in atto per salvare la situazione.

Questa operazione delle emorroidi si chiama emorroidectomia, ovvero si basa sulla rimozione chirurgica delle emorroidi. Le sezioni vengono praticamente asportate mediante operazione chirurgica e quindi la zona interessata è suturata secondo i normali protocolli.

In questo modo i cuscinetti doloranti e compromessi sono eliminati ma si elimina anche questa parte del nostro corpo, che svolge funzioni di contenimento e di evacuazione molto importanti. L’emorroidectomia può essere realizzata con metodi manuali ma anche con il laser e prevede un tempo di guarigione di circa un mese.

Durante questo lasso di tempo il paziente avverte molto dolore e il fisico si presenta debilitato. L’intervento mediante operazione delle emorroidi si presenta, perciò, come l’unica e ultima alternativa per guarire dal problema quando il suo stadio si presenta particolarmente avanzato e problematico.

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